Lo spazio del cielo
Lo spazio del cielo è tra i nove vincitori del bando regionale Arte sui Cammini. Quattro opere permanenti tra Viterbo, Vetralla, Sutri e Caprarola.
Un percorso ad anello lungo la via Francigena tra Viterbo, Vetralla, Sutri e Caprarola con quattro opere permanenti realizzate da Alfredo Pirri, Elena Mazzi, Teodosio Magnoni e Matteo Nasini. Questo prevede Lo spazio del cielo, progetto promosso da Coopculture e diretto e ideato da Arci Viterbo/Cantieri d’Arte, risultato tra i nove vincitori del bando regionale Arte sui Cammini. Il titolo deriva dalla radice del termine contemplazione ovvero dal latino cum templum (nel mezzo dello spazio del cielo).
Le opere, lungo questo percorso ad anello, orientano il passo, illuminano il percorso come lanterne, risuonano nel paesaggio, sono stazioni che segnano sempre un confine, l’arrivo in un centro abitato, il varco di un limite, l’inizio di una nuova fase del cammino. La realizzazione di opere d’arte contemporanea sul percorso della Francigena che attraversa la Tuscia rappresenterà la costruzione di una serie di stazioni di sosta e contemplazione, di punti di riferimento simbolici che siano in grado di favorire la riconnessione tra uomo e paesaggio. In questo senso, le installazioni sono chiavi per aprire nuove dimensioni di lettura del luogo. Ma le opere sono anche un modo per valorizzare i luoghi scelti, dargli maggiore visibilità e agevolarne la fruizione.
A Viterbo si parte dalle ex Terme Inps, luogo scelto da Alfredo Pirri per il suo intervento, a Vetralla l’opera di Elena Mazzi si inserisce nel contesto di un più ampio progetto di recupero dell’area del Fossato Callo, a Sutri invece la torre di Teodosio Magnoni diventa un segno contemporaneo all’interno del Parco Archeologico. Infine, sulla via del ritorno, i risuonatori eolici di Matteo Nasini celebrano il paesaggio della caldera del Lago di Vico dalla piattaforma di lancio dei deltaplani. Un progetto articolato realizzato con l’adesione dei quattro comuni di riferimento e con diverse collaborazioni locali e nazionali, tra cui il coinvolgimento di dipartimenti universitari (DISUCOM), della Riserva naturale del Lago di Vico, di gallerie d’arte e di realtà culturali e associative del territorio.
Non solo. In un’ottica partecipativa, le scuole e i giovani studenti del territorio saranno coinvolti nella valorizzazione delle opere tramite la piattaforma digitale Artplanner, ideata e implementata da CoopCulture, tramite la quale costruiranno e proporranno agli utenti itinerari culturali e turistici territoriali a partire dalle quattro opere contemporanee permanenti.
Lo spazio del cielo è un progetto promosso da Coopculture, ideato e diretto da Arci Viterbo/Cantieri d’Arte, a cura di Marco Trulli e con la collaborazione di Saverio Verini e patrocinato da un comitato scientifico composto da docenti universitari e da esperti di arte contemporanea.