Non si può archiviare nell’indifferenza generale il dramma che si è consumato domenica 21 luglio nella nostra città, a pochi passi dalla Cattedrale e da Palazzo dei Papi, dove un giovane di 35 anni – Md Abul Basar Matubbar – si è tolto la vita impiccandosi.

Questa è una delle tante tragedie della solitudine, di chi vive lontano dalla propria terra e dai propri affetti, la cui fragilità viene resa ancor più grave dalle precarie condizioni di vita e di degrado che si incontrano in città come la nostra.

Sappiamo poco di lui, abbiamo appreso dai giornali che aveva subito negli ultimi tempi vessazioni, aggressioni e violenze, alcune delle quali documentate anche da video. Una tragedia, questa, che rappresenta una sconfitta per la nostra società, dove il valore della solidarietà è ormai svanito e l’individualità che guida ogni esistenza rende sordi a qualsiasi grido di aiuto. Riteniamo doveroso un appello alle Istituzioni e alle Autorità preposte perché indaghino con responsabilità su questa assurda vicenda e ci informino. 

La memoria di Md Abul Basar Matubbar, arrivato qui per costruirsi un futuro e così tragicamente scomparso, sia anche una monito per risvegliare la coscienza della nostra comunità affinché questa vita spezzata non sia un sacrificio inutile ma rappresenti l’inizio di un cammino di solidarietà in cui nessuno sia più lasciato ai margini.

Arci Viterbo e Sinistra per Viterbo