Un segno chiaro contro le mafie
La presenza di attività e metodi mafiosi nel viterbese è conosciuta da tempo, occorre portare nella discussione questi temi e stimolare una reazione della società.
Nelle ultime settimane la notizia dell’arresto di 13 persone indagate per associazione mafiosa ha scosso la vita della città: un fenomeno che sembrava appartenere un altro mondo è, all’improvviso, apparso molto più vicino di quello che si era disposti ad ammettere.
Noi rileviamo, invece, che la presenza di organizzazioni di tipo mafioso, nel territorio viterbese, è attestata da tempo, come si può leggere, solo per fare un esempio, nelle pagine del Rapporto Mafie nel Lazio del 2018 a cura dell’Osservatorio Tecnico-Scientifico per la Sicurezza e la Legalità della Regione Lazio, o dalle denunce di associazioni, sindacati e movimenti; le inchieste hanno fatto emergere negli anni situazioni legate in modo particolare ai crimini ambientali e al ciclo dei rifiuti, come ad esempio il problema della discarica di Graffignano, al narcotraffico e al riciclaggio di denaro. Il Rapporto, a proposito di Viterbo, conclude: “Se c’è un rischio per la provincia di Viterbo […] arriva certamente dalle cosche calabresi che hanno da sempre da sfiorato questo territorio, intuito le tante ricchezze che possiede – non ultime quelle che riguardano il patrimonio culturale e artistico e la posizione ottimale dalla quale collegare il sud, con il centro e con le piazze del nord Italia”.
Il contesto fa risaltare ancora di più quella forma di cinismo che è prevalsa in questi ultimi tempi, dove con sicurezza e legalità si intende sempre di più una politica brutale nei confronti dei poveri, specialmente se stranieri, mentre intorno nascono fenomeni criminali di tutt’altro tipo che interessano quell’area grigia dominata da interessi economici.
Occorre quindi portare nella discussione pubblica questi temi e, rendere visibile una reazione della società viterbese rispetto ai problemi che ci troviamo ad affrontare, per questo aderiamo alla manifestazione proposta dai sindacati come chiaro segnale di presa di posizione da parte delle istituzioni e della cittadinanza sull’accaduto.