Giochiamo con l’arte contemporanea
Quattro laboratori per bambini e famiglie intorno alle opere de Lo Spazio del cielo, dal 17 novembre al 7 dicembre 2019
Quattro laboratori per bambini e famiglie intorno alle opere dello Spazio del cielo, dal 17 novembre al 7 dicembre 2019.
Lo Spazio del cielo è un progetto realizzato da CoopCulture e diretto da Arci Viterbo con la cura di Marco Trulli; tra novembre e dicembre si terranno dei laboratori didattici dedicati ai bambini dai 6 agli 11 anni nei quattro luoghi delle opere realizzate: Viterbo, Caprarola, Vetralla e Capranica.
Programma
Domenica 17 novembre 2019, ore 15.00
Lanterna termale, ingresso ex Terme INPS, Strada Bagni, Viterbo
Piume alle finestre
Visita guidata e laboratorio all’interno dell’opera di Alfredo Pirri
L’opera di Pirri, posta sul percorso della Via Francigena, stabilisce un legame con la storia del luogo quando i pellegrini seguivano il cammino verso Roma affidando i loro passi alla fioca luce delle lanterne. Seguendo queste atmosfere i bambini saranno invitati inizialmente all’ascolto di una storia sul tema del viaggio, alla scoperta di luoghi fantastici.
La narrazione stessa seguirà il ritmo dell’oggetto libro, non fatto di pagine rilegate come di consueto, ma un “libro da parati” che, ripiegato in varie parti, offre, ad ogni apertura, lo svelamento di una nuova prospettiva, esattamente come la lanterna fa alternando ombre e luci.
Dopo la lettura i bambini, sulla suggestione di quanto visto e ascoltato, potranno realizzare una propria lanterna utilizzando materiali di recupero e abbinando all’oggetto una propria storia di viaggio e di scoperta.
Domenica 24 novembre 2019, ore 10.30
Area lancio Deltaplani, località Poggio Nibbio, Caprarola
Suoni nascosti
Visita guidata all’opera di Matteo Nasini e laboratorio presso la sede della Riserva Naturale del Lago di Vico
La prima parte dell’attività si svolge presso l’area di lancio dei deltaplani, un luogo straordinario affacciato sul Lago di Vico dove l’artista Matteo Nasini ha collocato la sua opera Campo sintonico. Si tratta di quattro sculture sonore perfettamente integrate nel paesaggio che si attivano con l’azione del vento generando suoni delicati e in sintonia con la natura.
Nella seconda parte, presso la Riserva del Parco naturale, i bambini verranno invitati ad alcune riflessioni sul suono: che rumore fa il vento? E l’acqua? Ma sentiamo solo i suoni di quello che ci circonda ogni giorno o anche i nostri pensieri e le nostre emozioni emettono un suono? Accompagnati dalla lettura di un silent book sui rumori i bambini realizzeranno uno strumento musicale servendosi di materiali diversi per comporre infine un’orchestra di suoni in libertà e sintonici.
Domenica 1 dicembre 2019, ore 10.30
Fossato Callo, strada Foro Cassio Vetralla
300.000 anni in 50 centimetri
Visita guidata all’opera di Elena Mazzi e laboratorio presso la sede del Museo della Città e del Territorio
Lungo ogni cammino che si rispetti viene sempre prevista un’area di sosta, che sia di ristoro e riposo al viandante: tale appare la zona dove si trova l’opera di Elena Mazzi con piante palustri, lavatoi e il suono incessante dell’acqua. La lunga striscia di pietra dell’opera racconta la storia del paesaggio, attraverso soprattutto l’elemento che maggiormente lo caratterizza e cioè quello della pietra peperina e delle sue stratificazioni geologiche millenarie. E’ una storia che si racconta con le mani e proprio a questa esperienza verranno incoraggiati i bambini. Nel Museo della Città e del Territorio invece, dopo una breve visita al luogo, i bambini si cimenteranno, su un supporto rettangolare appositamente predisposto, nel ricreare con materiali di differente matericità un piccolo “Museo delle mie cose” creando, attraverso la memoria degli oggetti di tutti i giorni, un racconto tattile di sé e del proprio vissuto.
Sabato 7 Dicembre 2019, ore 10.30
Sala Nardini, via della Viccinella, Capranica
Torre più torre meno
Laboratorio e visita guidata all’opera di Teodosio Magnoni
Cosa rappresenta una torre? La torre delle mura, quella delle fiabe, quella degli scacchi, hanno tutte lo stesso significato? E di quali materiali può essere fatta? Nei pressi della Fonte di San Rocco si erge la scultura di corten Torre Tuscia di Teodosio Magnoni che, con i suoi 6 metri di corten, svolge quasi un ruolo totemico di protezione e indicatore della giusta direzione del cammino da seguire.
Sul posto i bambini dovranno rappresentare, con piccole coreografie individuali e di gruppo, ognuno la propria torre utilizzando il proprio corpo; in aula invece, seguendo il gioco di Munari “Più e meno” e utilizzando carte trasparenti colorate creeranno un gioco prospettico sui vari elementi del paesaggio e della città reale e di fantasia.
Informazioni
La prenotazione è obbligatoria.
Email: culturavt@arci.it