Un Atto Senza Nome: due spettacoli in dialogo
La Sala teatro della Casa Circondariale di Viterbo ospita lo spettacolo “Atto Senza Nome: due spettacoli in dialogo” per la regia e drammaturgia di Mariella Sto e la coreografia, luci, assistenza alla regia di Maria Cristina Failla. In scena Bryan, Eleonora, Fausto, Patrick, Rudy, Sara, Ylenia.
Sala teatro della Casa
Circondariale di Viterbo
Strada SS. Salvatore, 14b
Per partecipare: inviare una mail con i dati (nome, cognome, luogo e data di nascita) a bauli@arci.it entro il 20 aprile.
Regia e drammaturgia
Mariella Sto
Coreografia, luci, assistenza alla regia
Maria Cristina Failla
In scena
Bryan, Eleonora, Fausto, Patrick, Rudy, Sara, Ylenia
Coordinamento del progetto
Arci solidarietà Viterbo
“Cosa state facendo?” Chiede Macbeth che torna a incontrare le Sorelle Fatali. “Un atto senza nome” rispondono quelle.
A partire dalla drammaturgia creata nel laboratorio teatrale realizzato nel 2013 con le persone detenute nella Casa Circondariale di Viterbo per lo spettacolo Sulla ruota dei pensieri – ragionando su Macbeth, abbiamo proposto a un gruppo di attori professionisti e non di elaborare le tematiche originali, ascoltare cosa si muove nel corpo, nell’emozione e nello spirito di fronte ad esse.
Come Teatro degli Incerti e Arci Solidarietà Viterbo abbiamo spinto perché il ponte tra carcere e società, che è la cultura, fosse percorso in entrambi i sensi e che per una volta la tematica arrivasse dal carcere alla società.
È nato così il laboratorio FUORI/DENTRO che ha dato forma a Distanze.
Oggi assistiamo a una doppia partitura nella quale i due spettacoli vivranno integrandosi sulla scena. Questa la genesi di Un atto senza nome, due spettacoli in dialogo.